venerdì 29 gennaio 2010

le ricette di rebecca


ZUPPA CUATA

Ingredienti per dieci persone:

kg.1,00 circa di spiattata (formaggio molle sardo oppure fontina o similare)
gr.600 circa di pane raffermo a fette
gr. 400 circa di pecorino sardo grattugiato
gr. 60 di prezzemolo tritato
per il brodo.

300 gr. agnello o pecora
2 foglie di alloro
1 rametto di mirto
1 scalogno
1 carota

sale q.b.


Preparazione:


per prima cosa fare il brodo mettendo la carne ben lavata, gli odori , anch’essi puliti, in pentola con circa tre litri di acqua, salare e fare consumare , con la pentola a pressione per 40 minuti, altrimenti ci vogliono un paio d’ore, salare con moderazione. Tagliare il formaggio a fette sottili ma non troppo, affettare il pane in fette abbastanza sottili, mischiare il pecorino con il prezzemolo. Assemblare la zuppa in teglia , nel seguente ordine: pane a formare uno strato compatto, sopra una abbondante spolverata di pecorino misto a prezzemolo e sopra ancora le fatte di formaggio , proseguire in quest’ordine e terminare con il formaggio, bagnare con il brodo in abbondanza, il pane deve inzuppare per bene e si deve vedere un poco di liquido. Infornare a forno caldo e cuocere per circa 20 minuti a 180°, ricordare che la cottura dipende sempre dal tipo di forno, la zuppa è pronta quando avrà una bella crosticina e si sarà gonfiata. Servire calda dopo aver riposato un poco.



Il commento di Rebecca:

…in fondo che è ? pane e formaggio inzuppato nel brodo……Bisogna provarla è un piatto stupendo , antico e saporitissimo, a noi piace veramente tanto! È un piatto tipico della Gallura, in particolare dei pastori della Gallura, almeno così mi dicono, comunque sia si dovrebbe fare un monumento a chi l’ha inventato! Per farlo mi sono portata gli ingredienti da La Maddalena, mi mancava solo il finocchietto, che sembra ci stia molto bene insieme al prezzemolo. Se non si ha la fortuna di avere il formaggio sardo, si può sostituire lo stesso con la fontina, il pane non deve essere molto pesante. Si possono fare versione “regionali” con formaggio del posto purché sia morbido e si sciolga. La consiglio vivamente per la cena di certe serate fredde , quando il tepore del desco riempie anche il cuore……
con questa ricetta partecipo alla raccolta "PANE SECCO ...NON SI BUTTA"http://mangiarbere.blogspot.com/2010/01/chi-butta-via-il-pane.html

venerdì 22 gennaio 2010

le ricette di rebecca




CROSTATA UVA E NOCI

Ingredienti:

gr.250 farina 00
gr.125 burro ammorbidito
2 uova intere
gr. 75 zucchero
mezza bustina lievito in polvere per dolci
10 c/a gherigli di noce
marmellata di uva

Preparazione:

in una ciotola larga versare la farina e il lievito mischiati , fare la fontana e unire le uova lo zucchero il burro. Impastare velocemente fino ad ottenere una pasta omogenea, coprire con la pellicola alimentare e lasciare riposare in frigo per almeno mezza ora .Tagliare un foglio di carta forno, della grandezza della teglia scelta per la cottura, e disporlo sulla spianatoia. Stendere sulla carta la pasta necessaria per la crostata , dando la classica forma circolare, ricordiamo di lasciare un quarto dell’impasto per fare le guarnizioni. Poniamo nella teglia e tagliamo la carta in eccesso. Stendere la marmellata di uva, a coprire il disco di pasta , disporre sopra i gherigli di noci spezzettati. Con la pasta rimasta facciamo delle strisce e creiamo la classica griglia. Cuocere in forno caldo per circa 30 minuti a 180°.
Il commento di Rebecca:

con la crostata si può giocare con gli ingredienti, perché comunque è un classico, chi non la conosce? La marmellata d’uva con le noci era un abbinamento che mi intrigava e allora ho fatto questa crostata che è sparita molto velocemente , è venuta molto buona, dovrò rifarla!

venerdì 15 gennaio 2010

le ricette di rebecca




SPAGHETTI ALLA CHITARRA PROFUMATI AL TARTUFO

Ingredienti per 4 persone:

4 nidi di.spaghetti alla chitarra all’uovo
50 gr. tartufo
1 alice sott’olio
1 scalogno
mezzo bicchiere di olio extravergine d’oliva
parmigiano grattugiato

Preparazione:

per la pasta seguire la preparazione base, o acquistarla già pronta. Per il condimento:
scaldare lo scalogno affettato nell’olio d’oliva, senza farlo soffriggere sciogliere l’alice, poi unire tre quarti del tartufo grattugiato, far andare a fuoco medio , rimestando per un minuto circa. Cuocere la pasta in abbondante acqua sapida, al bollo buttarla e scolare al dente, di solito si toglie quando riaffiora, se fresca, mantecarla nell’intingolo, aggiungere se necessario un po’ d’acqua di cottura, far riposare. Servire calda con il resto del tartufo grattugiato e una spolverata di parmigiano.

Il commento di Rebecca:

che buono il tartufo!!!! Gusto particolare, forse l’odore non è a tutti gradito, ma a me piace molto. Ci hanno regalato due tartufi e subito…pasta!!!! Uso lo scalogno perché è più delicato, ma l’aglio è sempre valido in questi preparati.

martedì 5 gennaio 2010

le ricette di rebecca




DENTICE AL FORNO

Ingredienti per quattro persone:

1 dentice da circa 1 kg.
8 patate medie
8 pomidoro ciliegini pachino
rosmarino
sale
olio extravergine d’oliva
prezzemolo
limone
aceto bianco
Preparazione:
eviscerare e squamare il pesce, lavarlo e condire con sale q.b., mettere nella pancia un poco di prezzemolo. Sbucciare le patate e tagliarle a fettine rotonde, condire con il sale e l’olio. Mettere nella teglia, antiaderente , un giro di olio posizionare il pesce e le patate tutt’intorno, irrorare il dentice con in poco di aceto e qualche goccia di limone . Tagliare i pomidorino a rondelle e disporli sopra al pesce e le patate. Infornare a forno caldo a180° c/a, cuocere il tempo necessario, dipende sia dal tipo di forno che dal pesce. Il pesce è cotto quando tirando la pinnetta vicino alle branchie, questa viene via facilmente. Di solito i pesce cuoce prima delle patate, eventualmente togliere il dentice e lasciare le patate a terminare la cottura, poi rimettere il tutto insieme. Servire caldo .


Il commento di Rebecca:

il dentice è un pesce che ci piace molto, di solito uso cucinare direttamente i filetti, onde evitare spine e scarti vari, ma quando mi capita un bel pescato , lo faccio in forno . Ho sperimentato che le patate tagliate rotonde a fette sottili cuociono meglio con il pesce e sono veramente buone, l’aggiunta dei pachino da un tocco di sapore in più. E’ un piatto gustoso e leggero da consumare anche dopo gli eccessi delle feste senza temere per le calorie ed i grassi, anche come piatto unico